Oscilloscopio

Informazioni generali sull'oscilloscopio

L'oscilloscopio è un misuratore elettronico che consente di visualizzare su di un grafico l'andamento nel tempo dei segnali elettrici variabili. L'asse verticale, denominato “asse Y”, rappresenta la tensione, mentre l'asse orizzontale X rappresenta il tempo. Le immagini visualizzate sul display sono gli oscillogrammi. Ci sono oscilloscopi analogici e digitali, anche se la nostra azienda offre solo i modelli digitali. L'oscilloscopio digitale utilizza un convertitore analogico-digitali (A/D) per trasformare in informazione digitale il segnale d'ingresso, per poi ricostruire la forma d'onda sullo schermo. L'oscilloscopio digitale si utilizza principalmente per visualizzare e analizzare segnali non ripetitivi. L'oscilloscopio digitale, oltre alle sezioni sopra descritte, ha un sistema addizionale di elaborazione dati che consente di memorizzare e visualizzare il segnale. Per i segnali che presentano variazioni lente, l'oscilloscopio digitale può riunire più punti per ricostruire successivamente il segnale sullo schermo. Tuttavia, per le variazioni veloci dei segnali d'ingresso, l'oscilloscopio non può raccogliere campioni sufficienti e deve ricorrere a una di queste due tecniche. Il metodo standard di campionamento nell'oscilloscopio digitale è il campionamento in tempo reale: l'oscilloscopio riunisce punti sufficienti per ricostruire il segnale. Per segnali non ripetitivi o transitori, questo è l'unico tipo di campionamento che si può utilizzare. Tutti i nostri oscilloscopi sono certificabili in base alla normativa ISO e per questo sono altamente affidabili.

Parametri importanti dell'oscilloscopio

Qui di seguito presentiamo un elenco con le caratteristiche più importanti dei nostri oscilloscopi:

Banda passante: Indica quali range di frequenza l'oscilloscopio può misurare con precisione. La banda passante viene calcolata per convenzione a partire da 0Hz (continua) fino alla frequenza in cui si visualizza un segnale di tipo sinusoidale al 70.7% del valore applicato all'ingresso.

Tempo di salita: Anche questo parametro ci indica la massima frequenza di utilizzazione dell'oscilloscopio. È un parametro importante per misurare impulsi e fronti (tenere presente che questo tipo di segnali hanno transizioni molto veloci tra diversi livelli di tensione). L'oscilloscopio non può visualizzare impulsi con tempi di salita più veloci del proprio.

Sensibilità verticale: Indica qual'è il minimo segnale che può essere amplificato dallo strumento. Viene normalmente espressa in 1mV/div. per divisione verticale. Normalmente è nell'ordine di 5mV/div (per raggiunge i 2 mV/div).

Velocità: Per l'oscilloscopio analogico questa specifica indica la velocità massima di deflessione orizzontale, che consente di visualizzare fenomeni molto veloci. Normalmente è dell'ordine dei nanosecondi per divisione orizzontale.

Frequenza di campionamento: Nell'oscilloscopio digitale indica quanti campioni per secondo vengono catturati dal sistema di acquisizione dati (convertitore A/D). Negli strumenti di qualità si possono raggiungere frequenze di campionamento di Giga-sample/secondo. Una frequenza di campionamento elevata è fondamentale per poter visualizzare piccoli intervalli di tempo. In contrapposizione è importante avere anche basse frequenze di campionamento per osservare segnali con variazione lenta nel tempo. La frequenza di campionamento cambia agendo sul commutatore TIMEBASE, mantenendo costante il numero di punti archiviati per rappresentare la forma d'onda.

Risoluzione verticale: Questo parametro si esprime in bit (normalmente 8 bit) ed indica la risoluzione del convertitore A/D in un oscilloscopio digitale. Indica con quale precisione viene convertito il segnale d'ingresso in valori digitali archiviati nella memoria. Le tecniche di calcolo possono aumentare la risoluzione effettiva dell'oscilloscopio.

Profondità di memoria: Indica la quantità massima di punti che possono essere memorizzati dallo strumento per la ricostruzione della forma d'onda. Alcuni oscilloscopi consentono di variare la profondità di memoria, in base sempre alla capacità di del dispositivo. Una grande profondità di memoria consente di effettuare zoom su alcuni dettagli della forma d'onda (su dati già immagazzinati), senza dover perdere tempo a campionare il segnale completo.

Precisione del guadagno: Indica la precisione con cui il sistema verticale dell'oscilloscopi amplifica o attenua il segnale. Viene espressa normalmente in percentuale massima di errore.

Precisione della base dei tempi: Indica la precisione della base dei tempi nel sistema orizzontale dell'oscilloscopio per visualizzare il tempo. Anche in questo caso viene espressa in percentuale massima di errore.

Certificato ISO (calibrazione e certificato di laboratorio).

È possibile richiedere anche un certificato ISO per l'oscilloscopio. Viene emesso un certificato ISO con l'intestazione dell'azienda o del professionista che lo ha richiesto. Di seguito si possono trovare informazioni relative alla certificazione:

Certificazione: Controllo della precisione delle grandezze misurate senza intervenire sul sistema di misura. Oppure: determinazione della deviazione sistematica del display rispetto al valore reale della grandezza misurata.

Certificato ISO / ACCREDIA: Documenta le caratteristiche tecniche dell'oscilloscopio e il ripristino delle impostazioni agli standard nazionali.

Intervallo di calibrazione: Per effettuare misurazioni corrette, l'oscilloscopio utilizzato deve essere controllato o calibrato periodicamente. Tale periodo di tempo corrisponde all'intervallo di calibrazione. Non esiste una regola per stabilire quando calibrare lo strumento, ma per determinare l'intervallo devono essere tenuti presente i seguenti punti:

- Grandezza misurata consentita nell'oscilloscopio
- Frequenza di utilizzo dei misuratori e degli strumenti di controllo
- Frequenza di utilizzo dell'oscilloscopio
- Condizioni operative dell'oscilloscopio
- Stabilità della calibrazione precedente dell'oscilloscopio
- Precisione richiesta dall'oscilloscopio
- Disposizioni relative al sistema di controllo di qualità nelle aziende

Ciò significa che il periodo tra due calibrazione deve essere stabilito dall'utente. Consigliamo comunque che l'intervallo di calibrazione sia di 1-3 anni ed offriamo a questo scopo la nostra consulenza.